
ARTE APOCRIFA
Nuovo e Vecchio Testamento artistico
di Giovanni Sechi (Enoch Entronauta)
La Cappella Apocrifa
Il Culto dell' Arte
Installazione permanente
G.Sechi Studio Gallery
Sardegna
Un opera d' Arte interattiva e concettuale prende forma dalle visioni dell' innovativo artista italiano Giovanni Sechi (in arte Enoch Entronauta ), la riqualificazione di uno spazio in disuso trasmutato in una installazione artistica permanente: La Cappella Apocrifa. Il restauro dell’ ambiente, un garage, è stato curato personalmente dall’ artista compresi gli arredi rigenerati o ricavati da materiali di scarto. L’ idea di base era quella di dimostrare come l’ Arte possa modificare la percezione di uno spazio, in questo caso anche dell’ identità di esso con la trasmutazione da Garage a “Cappella”.
La definizione di Cappella utilizzata da Sechi per l' installazione nasce dal significato stesso di essa: edificio di limitate dimensioni destinato al culto, costituente un organismo a sé stante oppure compreso in un organismo architettonico maggiore e più complesso (palazzo, castello, chiesa..), in questo caso compreso in un palazzo e destinato al culto dell’ Arte. Apocrifa perché è lo specchio di una forma d’ Arte lontana dalla tradizione pittorica e poco riconosciuta, dipingere con una macchina (laptop) utilizzando il touchpad (strumento che non tange l' opera) nel programma Paint di Windows, una tecnica surreale e di ardua attuazione.
L’ installazione custodisce oltre ai premi, alle pubblicazioni e ai riconoscimenti ricevuti dal Maestro nel corso degl’ anni anche alcune opere sviluppate su canvas e su t-shirt esposte in eventi prestigiosi in Italia e all’ estero. Lo spettatore è stato chiamato a praticare il “Culto dell’ Arte” interagendo con opere fisiche e con quelle proposte in forma multimediale su Monitor, PC e proiezioni avvolgenti sia all’ interno che all’ esterno della Cappella.
Sechi ha adottato un approccio originale per la presentazione della propria installazione artistica, una modalità espositiva che riflette una tendenza verso l’innovazione e l’adattamento delle forme d’arte ai nuovi mezzi di comunicazione e interazione sociale, sintetizzata in tre punti chiave:
Esposizione Innovativa: L’installazione è stata mostrata solo attraverso foto e video condivise su un profilo Instagram dedicato.
Interazione Selettiva: L’intento era di interagire con “Visitors” accuratamente selezionati.
Condivisione Contemporanea: L’artista ha cercato di condividere il proprio lavoro in modo “contemporaneo”, distaccandosi dalle tradizionali mostre d’arte.
La Cappella Apocrifa ha goduto di significative e preziose interconnessioni, tanti i consensi e gli attestati di stima raccolti, molti dei quali provenienti da personaggi noti del mondo della moda e dello spettacolo. Un esperienza intima, condivisa con pochi, ma che si è diffusa in milioni di dispositivi grazie ad opere presentate all' interno di essa dedicate a famose icone di bellezza femminile che sedotte dal lavoro del Maestro ne hanno condiviso i contenuti (foto e video) sui propri profili social dando all' installazione una visibilità internazionale straordinaria.
La scelta artistica/alchemica di trasmutare un Garage in Cappella cela un "fil rouge" con i colossi della Silicon Valley (Microsoft, Apple, Google..) le cui storie raccontano di come alcuni di essi abbiano mosso i primi passi proprio all' interno dei Garage ; il personal computer, strumento scelto da Sechi per realizzare le sue opere, è stato concepito in questi luoghi divenuti nel tempo un simbolo iconico architettonico in cui l’innovazione e la creatività si sono fuse, a dimostrazione di come anche spazi modesti possono dare vita a grandi idee. Anche la storia di un mito come Walt Disney narra degli inizi nel garage dello zio utilizzato come studio per lavorare ai suoi primi filmati animati.